Nel 2018 Resinex ha fornito al neozelandese NIWA, il National Institute of Water and Atmospheric Research, 30 moduli in schiuma sintattica per un progetto di ricerca sulla resilienza delle comunità bentoniche di acque profonde agli effetti della sedimentazione. Lo scopo del progetto era quello di indagare l’impatto di un pennacchio di sedimento su questa particolare categoria di organismi attraverso un esperimento di disturbo; l’indagine risulta piuttosto rilevante dato l’attuale interesse mondiale per l’estrazione mineraria in acque profonde. L’esperimento si è svolto nell’area del Chatham Rise, a sud-est di Wellington, in Nuova Zelanda.

Ciascuno dei tre lander utilizzati durante l’esperimento è stato equipaggiato con blocchi Resinex in schiuma sintattica testati fino a 6000 metri di profondità. I lander comprendevano anche una varietà di strumenti tra cui un profilatore acustico Doppler, sensori di torbidità, deiSeabird MicroCAT, una video camera, una sorgente luminosa, una Niskin waterbottle da 5 litri, un Ecotriplet e una trappola per sedimenti.

L’elettricità è stata fornita da due batterie da 12 e 24 volt e, una volta terminato l’esperimento, per recuperare i lander sono stati utilizzati trasponditori acustici Benthos R-12k.

I tre lander utilizzati avevano una dimensione di circa 1.5 x 1.5 x 2.5 metri (LxPxA) e un peso di circa 1075 kg, con strumentazione e moduli Resinex inclusi.

30 Moduli in schiuma sintattica

Nel 2018 Resinex ha fornito al neozelandese NIWA, il National Institute of Water and Atmospheric Research, 30 moduli in schiuma sintattica per un progetto di ricerca sulla resilienza delle comunità bentoniche di acque profonde agli effetti della sedimentazione.

I lander sono stati progettati in linea con quelli utilizzati dal Prof. Ronnie Glud dell’Università della Sud Danimarca in un esperimento analogo, come riportato nella Newsletter Resinex n° 22.

I telai in acciaio inossidabile sono stati costruiti appositamente per accogliere gli specifici strumenti da impiegare per le misurazioni e per raccogliere campioni e dati sulla dinamica delle particelle in prossimità del fondale marino.

I lander sono stati posizionati nei pressi dell’area che i ricercatori ritenevano avrebbe accolto il gradiente del pennacchio di sedimento, come previsto dalla simulazione idrodinamica, così da misurare la grandezza, la densità e la composizione biochimica delle particelle nel pennacchio.

Il primo lander è stato posizionato a circa 500 metri dall’area di disurbo, il secondo lander a circa 2 km di distanza e il terzo lander circa 4 km a nord est di essa.

Dopo 10 giorni, all’attivazione dei trasponditori acustici, i lander sono stati riportati in superficie.

Nonostante questo particolare tipo di lander sia stato utilizzato per la prima volta in assoluto, sia il posizionamento iniziale che il recupero finale sono stati un successo.